Verso il primo Laboratorio di Innovazione Sociale sardo

ProPositivo Innovazione, Partecipazione Leave a Comment

Il Festival della Resilienza 2015 si è concluso il 1 agosto a Bosa dopo una settimana di inconti itineranti per il Marghine e Planargia alla scoperta delle sue criticità e potenzialità. Una settimana che ha visto oltre 50 organizzazioni sarde ed italiane riunirsi intorno ai temi di partecipazione, trasparenza, sanità di iniziativa, smart cities, imprenditorialità locale, agro-turismo ed internazionalizzazione dell’offerta culturale, punti cardine per un rinnovamento resiliente delle comunità locali. Un Festival interamente fondato sugli strumenti dell’economia della condivisione, con un budget di partenza nullo, promosso dalle campagne di raccolta fondi e dalle donazioni di beni e servizi da parte degli attori locali, capace di generare un introito territoriale di oltre 5000€ in 5 giorni.

Il Brainsurfing – La struttura del Brainsurfing, ovvero delle riflessioni itineranti fondate sull’ospitalità diffusa, ha condotto gli esperti locali ed esterni verso un nuovo tipo di interazione e metodologia rispetto ai consueti tavoli di lavoro. I primi tre giorni del festival hanno infatti visto i partecipanti coinvolti a stretto contatto nell’esplorazione del territorio, delle sue realtà socio-economiche e della ricchezza paesaggistica e naturale, dando modo di sviluppare un rapporto umano prima ancora che professionale.

Workshop e Open data – Se all’esame il professore di matematica vi dicesse di risolvere un problema senza darvi neanche un dato per definirlo, quante probabilità avreste di essere promossi? Ora immaginate come possa fare una comunità a sviluppare progettualità se priva di una piattaforma in cui accedere, condividere, raccogliere dati e informazioni attendibili e aggiornate sul territorio.

Ma cos’è il dato? Come lo recuperiamo? Come le rendiamo volano di partecipazione, trasparenza e innovazione socio-economica? Open Data è stata la parola che ha ricoperto un ruolo fondamentale all’interno di tutti i diversi tavoli tematici. Questo perché l’accessibilità e la rendicontazione delle informazioni nei contesti locali di riferimento si distacca nettamente non solo dalle direttive europee e dai principi di trasparenza amministrativa, ma impatta negativamente la capacità progettuale del territorio, generando un distacco profondo tra la percezione e la realtà da parte di cittadini e amministrazione. Partendo dall’analisi del territorio i tavoli di lavoro hanno visto coinvolti advisor locali ed esterni in esercizi di problem setting e solving, design thinking, mappatura delle iniziative e delle reti, andando ad identificare le “zavorre” ed i “propulsori” alla base dello sviluppo resiliente del Centro Sardegna.

LIS e Libro Bianco: L’immensa quantità di finanziamenti europei perduti ogni anno dal meridione denota come non siano tanto le risorse economiche a mancare quanto una progettualità solida e capace di accedervi. Attraverso il Festival ed il Brainsurfing, ProPositivo ha avviato la realizzazione di un Laboratorio di Innovazione Sociale (LIS) nel Marghine-Planargia, sul modello dei LIS realizzati dal nostro partner Open Hub nelle università italiane e brasiliane. I LIS vogliono stimolare l’incubazione e la formazione di progettualità locali nelle diverse comunità, fungendo da ponte tra l’intelligenza collettiva e connettiva, inglobando cittadini e professionisti all’interno reti professionali che il LIS ha raggruppato, reperendo e rendicontando i dati territoriali su di una piattaforma comune accessibile e condivisa.

Uno dei principali output del Festival sarà inoltre la realizzazione di un ebook che, entro fine 2015, andrà a raccogliere l’esperienza maturata negli anni da ProPositivo in Italia e nel mondo, focalizzandosi sui risultati, le riflessioni, gli strumenti e le proposte venute fuori dai tavoli di lavoro e dalle campagne di idee precedenti. Un libro bianco in continua crescita, un ricettario di analisi, spunti e proposte sul recupero e la diffusione della resilienza nel territorio del Marghine-Planargia. Una finestra sull’evoluzione e il perfezionamento della metodologia del Bransurfing. Il manifesto del primo laboratorio sardo di innovazione sociale.

In contemporanea alla produzione del Libro Bianco, ci concentreremo sull’animazione del territorio. Oltre al potenziamento del processo di coinvolgimento degli istituti scolastici e di mappatura della rete internazionale dei talenti locali, come LIS si attiveranno nel Marghine-Planargia diversi progetti di cui vi aggiorneremo in maniera dettagliata a breve, nel prossimo post. Per quanto riguarda l’avanzamento del LIS al di fuori dei contesti territoriali, gli appuntamenti di ProPositivo ci porteranno ad essere presenti al Festival di EcoFuturo che si terrà a inizio settembre tra Gubbio e Perugia, nell’ecovillaggio di Alcatraz. Un altro appuntamento sarà sempre a settembre a Roma durante i workshop organizzati da Open Hub al Coris della Sapienza per poi vederci muovere a Cagliari per l’organizzazione di workshop durante” Smart Cityness” il Festival delle Smart Cities promosso da Urban Center.

L’esperienza – Il team di ProPositivo ci tiene a ringraziare la grande risposta di tutti i sostenitori, dai partecipanti, le istituzioni ed organizzazioni, la campagna di raccolta fondi, le attività commerciali ed alberghiere, gli amici di Macomer, Nuoro e dintorni che per giorni ed ore hanno sudato al nostro fianco senza chiedere nulla in cambio. Perché anche se l’intento del festival era di lanciare dei semi di ispirazione, quando vediamo una tale risposta siamo noi i primi ad ispirarsi.

E’ stato un bellissimo esperimento dal quale speriamo di trarre magnifici frutti e di migliorare le criticità che senza sosta ci rammentano quanta ancora sia la strada da fare. Non abbiamo certo l’ambizione di cambiare il mondo, ne l’arroganza di manovrare una comunità o ergerci ad esperti di essa, ma solo la speranza di connettere idee, esperienze e competenze. La speranza che le persone e le attività capiscano che tutte quelle realtà coinvolte che si sono innamorate della nostra terra siano qua per loro, disposte a tornarci per aiutarli e seguirli nei loro progetti, o anche solo semplicemente per consigliarsi e confrontarsi.

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