Come creare lavoro nel Centro Sardegna - Nino Carrus - ProPositivo - Resilienza2020

Come creare lavoro nelle aree interne della Sardegna?

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Spesso nel guardare ai dati sulla disoccupazione giovanile nel nostro paese o nel dibattere del tasso di spopolamento delle aree interne, è difficile non lasciarsi prendere dallo sconforto, soprattutto in un periodo in cui la pandemia ha aggravato un crisi socio-economica e culturale che ormai imperversa già da decenni.

Per tale motivo, scoprire che in questo momento ci sono giovani ricercatori e professionisti sardi che elaborono idee e progetti concreti per la rigenerazione dei propri territori locali, non può fare altro che rinnovare la speranza, facendo fiorire l’immenso potenziale intrinseco nell’investire nuove energie e competenze in aree fertili e bisognose di innovazione e progresso.

E’ questo quanto emerge dalla raccolta di eleborati scientifici promossa attraverso il Premio Nino Carrus 2019 dall’omonima associazione. Il premio è scaturito nella pubblicazione delle 11 idee progettuali, tra vincitrici e finaliste, articolandosi da una domanda fondamentale che diviene anche titolo del nuovo libro: Come creare lavoro nei paesi delle Aree Interne della Sardegna?

Mobilità elettrica per collegare le aree disconnesse, smart-village per rinnovare le comunità rurali, telelavoro contro lo spopolamento, reti di prodotti ed economia solidale, e ancora: transizione energetica, formazione continua, sport e cultura. Questi sono solo alcuni dei macro temi affrontati nel nuovo libro acquistabile sul sito dell’Associazione Nino Carrus.

Nella seconda metà del secolo scorso, il Centro Sardegna ha posto il proprio patrimonio culturale, ambientale -e spesso anche l’innovazione del mondo agro-pastorale- in secondo piano rispetto allo sviluppo industriale e petrolchimico. Un modello che ha radicalmente trasformato i territori per poi fallire e lasciarli preda di crisi demografiche, economiche e culturali ancora oggi alla base delle problematiche che impediscono la nascita di nuovi e differenti narrazioni e strategie.

E’ interessante perciò notare come dagli elaborati dei giovani sardi per rilanciare la propria isola, solo uno tratti di industria, e ne tratti comunque da un punto di vista sostenibile e innovativo che sta mostrando grandi risultati in tutto il mondo. Si tratta della creazione nel Centro dell’isola di un impianto di prima trasformazione per la canapa industriale, un piano che mostra potenzialità che vanno dall’agro-alimentare, al settore medico, botanico, tessile, bioedilizio, bioplastico, energetico e ambientale (biomasse e bonofiche).

L’Associazione Nino Carrus è da anni impegnata sul piano politico e culturale con particolare attenzione alle tematiche inerenti lo sviluppo locale, la sensibilizzazione sociale e la promozione territoriale.

<<Il tema del bando” – scrive Fausto Mura, storico presidente dell’associazione– è considerato di grande attualità e al centro del dibattito pubblico che sta interessando tutto il territorio regionale. La questione dei paesi e dello spopolamento delle nostre piccole comunità non è più un argomento di carattere accademico ma costituisce ormai la vera “questione sarda”.>>

Il libro intende partecipare a questo dibattito chiedendo ai cittadini sardi e non solo, in particolare intellettuali, ricercatori, amministratori, studiosi dello sviluppo locale, urbanisti, studenti, di indicare con appositi elaborati o saggi, idee, proposte e progetti che servano a creare lavoro nei nostri paesi della Sardegna Interna e favorirne in questo modo la crescita e lo sviluppo.

Una mobilitazione di idee e di proposte a sostegno della rinascita non solo dei piccoli paesi ma della Sardegna intera.

COPERTINA E INDICE DEL LIBRO